Disturbi psicologici
da Covid 19
Disturbi psicologici da pandemia
Le norme della quarantena sono state necessarie per la riduzione della trasmissione del virus, ma se nel contempo hanno permesso l’isolamento e l’abbattimento della diffusione del virus, hanno lasciato un’impronta nella vita di tutti noi.
La riduzione drastica delle relazioni sociali, l’obbligo di un isolamento o di una convivenza, vivere a stretto contatto con persone che ci destabilizzano con cui abbiamo già problemi relazionali, spazio fisico ristretto entro cui è possibile muoversi, coabitare in una casa , in quattro mura con il nostro carnefice; in quattro mura che non rappresentano il posto ‘sicuro’.
Ma c’è anche qualcuno che, per fortuna e grazie a buone risorse sia personali che relazionali, con questo isolamento forzato ha riscoperto la famiglia, la moglie, i figli, i genitori e ha potuto ritagliarsi quel tempo e quello spazio costruttivo e di scambio che prima era impossibile da organizzare e vivere per gli innumerevoli impegni.
Disagio a livello psicologico da pandemia
Questa condizione a livello psicologico:
- fa emergere sentimenti di impotenza e/o frustrazione visto che in concreto noi dipendiamo da decisioni di altre persone e che sfugge dal controllo del singolo;
- aumenta il disagio per una importante incertezza verso il futuro;
- si ha uno stravolgimento della nostra vita quotidiana (siamo obbligati a seguire norme restrittive)
- si passa dall’essere stressati per le troppo attività allo stress/noia del non fare nulla e dello restare a casa.
- dover permanere in questo vuoto e in questa mancanza di direzione genera emozioni contrastanti un’ angoscia di fondo.
Questa situazione a lungo termine e poco alla volta ha portato e sta portando ad emergere disagi personali, legati alla persona ed alle sue fragilità e bisogni. É come se si fossero ristretti i confini e ci venisse presentato il conto di ciò che tendenzialmente tendevano ad evitare. Una sorta di specchio che ci costringe a fare ‘un bagno di realtà’ e ad affrontare queste nostre difficoltà.
Nella mia esperienza posso dire che ogni persona, o buona parte dei pazienti, porta con sé un disagio post-pandemia legato alla fragilità presente prima ancora dell’isolamento. Questo disagio aggravato dall’ansia e attacchi di panico verso un futuro non chiaro, da una noia invalidante e deleteria fino ad un pensiero di non trovare una via di uscita a questa vita con cui stiamo faticando. Pensieri suicidari, non riuscire a vedere nessuna via d’uscita, a collocarci al di fuori di tuta questa ‘confusione’.
Prendiamoci cura di noi e non scappiamo e nascondiamoci più dietro le nostre spiegazioni ‘beh è solo un momento di stanchezza e poi passa tutto’, prendiamoci cura di noi e ‘dimostriamo di avere coraggio!’ .
Riprendiamo in mano la nostra vita e lavoriamo sulle nostre fragilità, conoscendo e rafforzando le nostre risorse’
Hai bisogno di un aiuto psicologico?
Se ti rispecchi in quello che hai letto sopra e vorresti approfondire la tua situazione, capire se anche tu hai bisogno di un percorso psicologico per uscirne più forte, da questa pandemia, non devi fare altro che contattarmi e fissare un colloquio conoscitivo. Faremo due chiacchiere e capiremo se hai bisogno di aiuto o meno.