Trauma dovuto alla perdita di una persona cara, ad un lutto

Traumi da perdita e lutto

Il lutto e la perdita

Il lutto non è semplicemente il decesso o la perdita fisica di una persona cara. Bensì comprende diverse situazioni in cui una persona è esposta a cambiamenti o/e perdite (lavoro, aborti, separazioni o divorzi, perdite economiche e conseguente status sociale, pensionamento, trasferimento in un altro luogo, paese).

Una perdita può essere così ‘devastante’ per la persona da bloccare l’accesso ai ricordi positivi e ai momenti più importanti vissuti con la persona che abbiamo perso. Una volta, invece, che i momenti e i ricordi traumatici sono stati elaborati, è possibile accedere alle parti positive.

Nell’ elaborazione  di un lutto è fondamentale che i ricordi positivi riaffiorino per poter fungere da ponte tra ‘il mondo con’ e ‘il mondo senza’ la persona amata. Si formano così una rappresentazioni interiori, cioè degli elementi del sé che si identificano con la persona persa, gli aspetti caratteristici, i ricordi e le emozioni ad esse legati.

Una rappresentazione interiore adattiva della persona cara è, quindi, fondamentale per l’elaborazione del lutto.

Gli attaccamenti e i rapporti con le persone care defunte non si perdono, si trasformano. Diverse ricerche indicano che le persone, anziché distaccarsi dalla persona cara, trovano un modo di mantenere una sua rappresentazione interiore dinamica e mutevole nel tempo.

Vi sono, però, situazioni caratterizzate da rappresentazioni interiori negative tali da causare disagio e malessere. Questo emerge in presenza di relazioni complicate rabbia/ambivalenza/colpa/dipendenza/abuso. Quando tali rappresentazioni interiori suscitano disagio, i traumi, i conflitti e i ricordi negativi devono essere elaborati per permettere una risoluzione adattiva.

Come si definisce un lutto?

Il lutto è un vissuto molto ampio e articolato. In psicologia rientrano in tale concetto tutti gli stati mentali e i sentimenti provocati da eventi più o meno attesi che provocano una modifica della vita della persona e un forte impatto psicologico generando una profonda sofferenza.

Il lutto non è quindi sempre legato alla morte vera e propria di una persona ma può sopraggiungere anche come conseguenza di una separazione o di un abbandono: ad esempio una separazione geografica, la perdita del lavoro, l’interruzione di un legame significativo, il chiudersi di una prospettiva, e ancora un fallimento personale, una perdita della propria immagine sociale.

Lutto come evento di vita e ricerca di senso

Perdite relative come le separazioni, o assolute come i lutti sono i principali eventi in cui le persone si impegnano nel conservare il più possibile integra la propria struttura di identità. Cercano quindi di conservare il proprio senso di coerenza interna e di continuità, nonostante la perdita di un elemento importante che le definiva.

La ricerca di senso guida l’intera esistenza di ogni essere umano, ed è nel lutto che tutti i significati raggiunti fino a quel momento rischiano di andare perduti. Proprio per questa ragione, l’elaborazione del lutto comporta il trovare un nuovo significato all’esperienza permettendo poi all’individuo di definire nuovi ruoli e obiettivi di vita.


Elaborazione del lutto

E’ l’insieme di tutte quelle azioni che permettono al soggetto che ha perso la persona cara di giungere all’accettazione della perdita attraverso processi che favoriscono la serenità e il riorientamento. Le attività di riorientamento sono relative al defunto, alla persona che subito la perdita e al mondo esterno.

Il lutto, quindi, rappresenta un’esperienza soggettiva e di difficile generalizzazione. Tuttavia, ogni lutto è caratterizzato da un processo di elaborazioni con diverse fasi, strettamente connesse tra loro e di durata variabile. Non esiste un tempo esatto e universale per quantificare il processo di elaborazione. Rispetto a diverse valutazioni, osservazioni viene considerato normale uno stato depressivo, conseguente al lutto, della durata di 12-15 mesi.

Le fasi di elaborazione o le 6 “R”:

  1. Rendersi conto della perdita (prendere atto del decesso) – Fase di Evitamento
  • Reagire alla separazione (sentire il dolore, sentire, identificare, accettare e dare forma espressiva a tutte le reazioni psicologiche alla perdita; identificare e addolorarsi per le perdite secondarie) – Fase del Confronto Emotivo
  • Ricordare e riesperire il defunto e il rapporto (riesaminare e ricordare in modo realistico; rivivere e riesperire le emozioni) – Fase del Confronto Emotivo
  • Rinunciare ai vecchi attaccamenti al defunto e alle vecchie ipotesi sul mondo – Fase del Confronto Emotivo
  • Risolversi a progredire in modo adattivo nel nuovo mondo senza dimenticare il vecchio (rivedere le proprie ipotesi sul mondo, sviluppare un nuovo rapporto con il ricordo della persona cara, adottare nuovi modi di stare nel mondo, formarsi una nuova identità) – Fase dell’Adattamento

Reinvestire – Fase dell’Adattamento

Lutto complesso

Si usa la definizione “LUTTO COMPLESSO” quando ci troviamo in presenza di una compromissione, una distorsione o un mancato completamento di una o più delle 6 “R” dell’elaborazione del lutto, tenuto conto del tempo trascorso dal decesso.

Perdita traumatica

Si usa questo termine per definire lo stato di sofferenza per la perdita di una persona cara , quando il lutto per tale perdita è sopraffatto dallo stress traumatico causato dalle sue circostanze.

DECESSI TRAUMATICI

  • MORTE NATURALE Fortuita: Improvvisa (es. Infarto, ictus, infezione batterica virale/acuta)
  • MORTE VIOLENTA Fortuita: Incidente o catastrofe
  • MORTE VIOLENTA Deliberata: Suicidio o Omicidio

Come curare i disturbi psicologici da lutto

Alcune modalità generiche di azioni a sostegno di un’elaborazione adattiva del lutto:

  • mantenere un atteggiamento mentale adeguato;
  • riconoscere i punti di forza, le debolezze e gli aspetti importanti
  • dedicarsi alla cura di sé
  • individuare ed accedere a un supporto sociale
  • elaborare le emozioni
  • dedicarsi al moto e all’attività fisica

Quando il disagio per una perdita di una persona cara  perdura da tempo, è invasivo, non ci permette di vivere la quotidianità con serenità  e di ricordare la persona persa con affetto forse è il momento per tendere la mano e farsi accompagnare in questo dolore per poterlo rivisitare e vedere con altri occhi.


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