
Colloquio psicologico e
psicoterapia individuale
Il Colloquio individuale e la Psicoterapia
Il colloquio psicologico e la psicoterapia sono forme particolari di dialogo. Non si tratta semplicemente di conversazioni amichevoli, né di una visita ad un esperto che dispensa consigli. Il colloquio psicologico e la psicoterapia sono percorsi di incontro tra due persone: un professionista, che mette a disposizione la sua esperienza, i suoi strumenti e la sua formazione, e un soggetto che cerca delle risposte alle sue domande e un senso nella sua storia.
Il Colloquio Psicologico
Come ogni “primo” appuntamento, anche quello con lo psicologico porta con sé forte ansia e curiosità proprio perché si incontra uno sconosciuto.
Il colloquio è l’atto di parlare (dal latino colloquium) insieme. È un’azione conoscitiva attraverso l’interazione tra due o più persone che usano come strumento elettivo il dialogo.
E’ così che anche un colloquio psicologico non può prescindere da uno scambio comunicativo centrato sul dialogo, sulle parole, sul modo di stare nella relazione prima di tutto umana, per favorire ciò che la psicologia stessa si propone come obiettivo: la conoscenza di un soggetto e della sua storia.
Se partiamo dal fatto che in un colloquio psicologico le persone coinvolte hanno ruoli e conoscenze molto diversi; è un servizio erogato da un professionista che offre la sua esperienza, i suoi strumenti e la sua formazione, da una parte, e un soggetto che cerca risposte e un senso alla propria storia di vita, dall’altra.
Il colloquio presuppone la capacità dello psicologo di saper ascoltare ed ascoltarsi, osservare ed osservarsi. Il colloquio clinico non è uno strumento di facile gestione, e sono necessarie una grande capacità ed esperienza per condurre un colloquio.
L’obiettivo del primo colloquio, ma anche delle prime sedute, è quello, principalmente, di sostenere ed aiutare le persone che mi contattano a delineare ciò che le sta facendo soffrire, ciò che le ha portate a chiedere aiuto. Fare chiarezza e lavorare insieme per una definizione chiara e condivisa del disagio, di ciò che fa soffrire è il primo passo per iniziare a trovare una soluzione sostenibile.
Il primo colloquio serve anche al paziente per farsi un’idea del tipo di servizio e del professionista, di cosa comporta l’inizio di un lavoro personale, e sentire il senso di accoglienza priva di qualsiasi tipo di giudizio e pregiudizio.
Ogni informazione raccolta resta riservata, in linea con l’Articolo 4 del codice deontologico dell’Ordine degli Psicologi.
Codice deontologico dello Psicologo
(Articolo 4)
“Nell’esercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all’autodeterminazione ed all’autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni“.
Il colloquio psicologico si caratterizza per il fatto che lo psicologo si astiene dall’imporre i suoi valori e rispetta le opinioni e le credenze del paziente.
L’atteggiamento non valutativo permetterà al paziente di sentirsi a proprio e di comunicare in modo libero, esprimendo i propri pensieri.
Appartiene al concetto di “neutralità” messo in gioco dallo psicologo il fondamento di non operare “discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità”.

“Io sono la Cornice che fa da contenitore e la tela la dipingi tu, puoi mettere tutto quello che vuoi, nel rispetto reciproco, e senza giudizio”
La Psicoterapia individuale, come funziona
La Psicoterapia individuale aiuta il paziente a conoscersi e a riconoscere le proprie risorse da attivare nei momenti del bisogno e a prendere consapevolezza dei propri disagi e delle proprie fragilità.
La Psicoterapia è una particolare modalità di aiuto in cui il Terapeuta e il Paziente (o i Pazienti in caso di terapia di coppia), lavorano co-costruendo insieme, attraverso la relazione, per cambiare una situazione momentanea di disagio psicologico-esistenziale che ha portato il paziente alla richiesta di aiuto.
Alla base della psicoterapia c’è un rapporto di fiducia e di empatia tra le parti; per questo è importante che il Paziente scelga il Terapeuta “giusto”, quello che più lo faccia sentire a suo agio in un percorso di cambiamento del paziente stesso.
Da qui l’importanza del primo colloquio. La sottoscritta svolge il primo colloquio di conoscenza gratuitamente per dar modo al Paziente di verificare un minimo di margine di sentirsi “accolto”.
L’Alleanza Terapeutica
La Psicoterapia Individuale si fonda su un rapporto esclusivo di fiducia (il Rapporto Terapeutico) tra Terapeuta e Paziente, che porta ad una Alleanza terapeutica in grado di innescare un cambiamento nella qualità di vita del paziente.
Nella Psicoterapia vi sono alcune costanti:
- Il Setting: le sedute e/o gli incontri si svolgono in un ambiente sicuro e protetto, in cui vige il segreto professionale e il reciproco rispetto ed ascolto. Durante le sedute, a seconda dell’orientamento del terapeuta, si possono usare tecniche diverse che comunque prevedono l’uso della parola, della riflessione, dell’ascolto empatico e della gestione delle emozioni.
- Il contratto terapeutico: è un accordo tra le parti in cui il terapeuta si accorda con il paziente sui modi e tempi del percorso terapeutico e anche sugli obiettivi dello stesso. Condizione necessaria perché tale contratto funzioni è che “il paziente si metta in gioco in toto”, che tenda la mano al terapeuta e si faccia accompagnare nel cambiamento, esprimendo senza paura ciò che pensa e raccontando la sua storia con sincerità.
Il Setting
Il terapeuta deve creare un ambiente in cui il paziente si senta accolto, non giudicato, sicuro e protetto. Un ambiente in cui ci sia la possibilità di esprimersi liberamente, dando libero sfogo alle emozioni nei modi più utili alla risoluzione di blocchi e conflitti personali.
Lo spazio e la stanza della psicoterapia è come una palestra in cui il paziente si allena e si prepara per affrontare nella forma migliore il mondo esterno. L’allenamento procede fino a quando non si sente pronto.
Il Contratto Terapeutico
Nelle primissime sedute il terapeuta spiega al paziente come si svolgeranno le sedute, cioè la frequenza e la durata (la durata media non supera i 60 minuti), il costo e le modalità di pagamento. Si parlerà anche della durata approssimativa della terapia e degli obiettivi terapeutici.
Il percorso e l’esito della Terapia
Il percorso e l’esito della terapia dipendono da:
- i bisogni del paziente (le sue sofferenze e motivazioni);
- quanto e con quali tempistiche il paziente riesca a “lavorare” su quelle parti di sé che lo hanno portato nella situazione di disagio e sofferenza;
- riuscire ad attivare le risorse personali che gli permettano di gestire/affrontare il disagio;
- il sostegno del terapeuta.
Da non dimenticare che a volte è il paziente stesso a rivolgersi al professionista perché è arrivato ad un punto di sofferenza importante; altre volte giunge in terapia perché spinto da altre persone (dal partner, dalla famiglia, dagli amici, dagli insegnanti..).
E’ più facile avere un buon esito della Psicoterapia se è il paziente stesso a rivolgersi al Terapeuta, piuttosto che spinto da altri.
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